martedì, febbraio 27, 2007
Non siamo più furbi
Un articolo di Chiara Sasso, tratto dal sito www.carta.org, sulla Tav in Val di Susa e i famosi "dodici punti" del governo Prodi che ne prevedono la realizzazione "senza se e senza ma" (altrimenti il governo ri-cade e torniamo nelle mani di Berlusconi). Mah. La politica e i politici mi lasciano sempre molto perplesso.



Non siamo più furbi degli altri. E questa ne è la riprova. Non siamo neppure un soggetto da prendere come modello, da studiare, come qualcuno in questi ultimi anni ha pensato: università, centri studi, sociologi. Non esiste un modello esportabile, ognuno se lo costruisca. Siamo semplicemente uomini, donne, e bambini che da troppo tempo hanno sulle spalle un peso enorme, quello di opporsi ad una opera faraonica con interessi altrettanto spropositati. C'entrano anche i bambini, perché in quindici anni di impegno così intenso, le famiglie ne sono state segnate. E di questo non si parla mai, tuttavia l'aspetto personale di ognuno è sicuramente il prezzo alto che ha pagato.

Siamo cittadini che hanno cercato in questi anni di fare quello che avrebbe dovuto fare la politica, cercare una alternativa, studiare il problema, sensibilizzare, tutto questo senza neppure uno dei mezzi che hanno i politici di professione. Pagando tutto: dalle schede telefoniche alla benzina, dal tempo libero sottratto al quotidiano alle ore di sonno sottratte al riposo. Pagando sempre: dalle bandiere No Tav, ai giornali, alla carta, alle cartucce della stampante, alla legna da portare ai presidi. Mettendo mano al portafoglio quando si tratta di partecipare ad incontri lontani dalla Valle di Susa, o manifestazioni, siano a Vicenza a Roma o a Strasburgo. Sotto pressione da troppo tempo, il movimento ha collaborato con tutti dichiarando la sua trasversalità, negli anni novanta incontrando i comuni leghisti sulla tratta Milano-Novara, accettando di andare ovunque a spiegare, raccontare.

Poi arriva l'autunno caldo del 2006, il pugno di ferro del governo Berlusconi. Alcuni esponenti dei partiti della "sinistra radicale" sono spesso presenti in valle, si conquistano la fiducia. Alle votazioni politiche dello scorso anno i tre partiti portano a casa un ottimo risultato. A Torino Chiamparino, nuovamente eletto sindaco, mette mano al programma e inserisce il sì alla Torino-Lione come pregiudiziale per far parte del governo della città. I partiti della "sinistra radicale" si arrampicano su distinguo che capiscono solo loro e firmano. Sono giornate concitate, durante le quali vengono interrotte le comunicazioni con i militanti in valle. Non basteranno spiegazioni e riunioni postume: durante la manifestazione del 25 aprile alcuni rappresentanti di Rifondazione presenti vengono contestati pesantemente.

Non siamo più furbi degli altri. Non possediamo [neanche] quella finezza politica, quella lungimiranza che permette di capire i tanti distinguo, i tatticismi. Non si riesce a capire, da queste parti, il linguaggio politico/politichese diverso da quello che esiste in natura, nella vita di tutti i giorni. Oggi il movimento ha una maturità diversa dagli anni addietro, oggi si fa carico in modo cosciente dei "cortili di tutta Italia", lancia un Patto di mutuo soccorso, discute sull'Afganistan, parla di decrescita, per questo l'incazzatura che si è abbattuta qui, alla lettura dei dodici punti del nuovo governo Prodi, è stata feroce. Sono state tolte le bandiere dei Verdi dai presidi [quelle di Rifondazione erano già sparite]. Umore torvo e distruttivo, il tradimento a tutto tondo è stato avvertito in modo pesante. Più venivano lette le dichiarazioni, più si sentiva la presa in giro. Mattone dopo mattone è stato alzato un muro nei confronti dei partiti e dei suoi rappresentanti. Troppa distanza dal Palazzo, troppo tutto. Ad oggi è così.
 
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sabato, febbraio 24, 2007
Conferenza "Emissioni in atmosfera"
Rete per la difesa dei Beni Comuni

Lunedì 26. 02. 2007 ore 18.15

Conferenza sul tema delle Emissioni in Atmosfera nei locali del Centro Pedro Arrupe, via Franz Lehar, 6

Perché non va rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per l’inceneritore di Bellolampo

L’incontro è aperto a Tutti

Venite, Partecipate e Diffondete!

La “Rete per la difesa dei Beni Comuni” si propone l'obbiettivo primario di coinvolgere il maggior numero di cittadini interessati al tema della difesa dei Beni Comuni e della tutela dell’ambiente e della salute e ad una corretta soluzione dei problemi riguardanti il territorio e lo sviluppo della città.

Priorità viene data ai due temi che al momento costituiscono il pericolo maggiore: la privatizzazione dell’acqua e la minaccia della costruzione del l’inceneritore di rifiuti a Bellolampo a dispetto dei pericoli per la salute che ne possono derivare per gli abitanti

Il Gruppo si riunisce ogni lunedì alle ore 18.15 nei locali del centro Arrupe
 
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giovedì, febbraio 22, 2007
M'illumino di meno, non di ENI
Ancora su "M'illumino di meno", leggo questa notizia sul sito di Marcello!

Speriamo meglio per l'anno prossimo...
La rete di Lilliput ha apppoggiato e promosso con decisione le iniziative del 16 febbraio in occasione di "M'illumino di meno", la campagna lanciata da Caterpillar per la terza giornata per il risparmio energetico, ma condanna duramente la sponsorizzazione di ENI dell'iniziativa. L’ENI è una delle più grandi multinazionali del settore petrolifero, e si è distinta negli ultimi anni per la propria partecipazione in molte delle operazioni più controverse, a livello internazionale, riguardanti l’estrazione di gas e petrolio. E’ quasi impossibile anche solo elencare gli impatti negativi sulle popolazioni locali e le responsabilità dell’ENI a livello internazionale. Impatti ambientali, come nel caso dell’oleodotto OCP che attraversa la foresta amazzonica ecuadoriana. Impatti sociali, come nell’oleodotto BTC, che ha causato lo spostamento forzato di decine di migliaia di contadini.

Continua a leggere sul sito di Rete Lilliput

 
posted by Daniele at 9:10 AM | Permalink | 2 comments
domenica, febbraio 18, 2007
Manifesto-Appello per l'Eguaglianza dei Diritti
Nei giorni scorsi, dopo il pasticcio dei DICO, si è formato un gruppo di persone che ha dato vita al Manifesto-Appello per l'Eguaglianza dei Diritti, che è stato già firmato da alcune decine di personalità del mondo associativo, culturale, editoriale, politico glbt e/o glbt friendly.

Il comitato promotore chiede di sostenere questa iniziativa dando la propria adesione sul sito dove è pubblicato il manifesto e assicurandone la massima diffusione, invitando le persone che sono in contatto con voi a firmare e a loro volta diffondere l'informazione.

Occorre dare un'adeguata risposta alle posizioni politiche integraliste/talebane asservite alle direttive del potere clericale-vaticano, di destra e di sinistra, sempre pronte a sostenere "che in Italia nessuno chiede il matrimonio per le persone omosessuali" e che in nessun modo i 'Dico' vogliono emularlo. Pochi ormai si accorgono che nel sostenere queste tesi si esplicita la considerazione che le persone omosessuali sono persone di serie B; è un modo per continuare ad offenderle e discriminarle.

La necessaria reazione a questa tesi ha stimolato questa proposta, al di là degli schieramenti politici ed associativi in cui ognuno di noi si trova a lottare e sperare.

Il testo, i primi firmatari e altre notizie al sito www.matrimoniodirittogay.it.

Grazie in anticipo per tutto quello che potrete fare!

Il Comitato promotore del Manifesto-Appello per l'eguaglianza dei diritti:

Gigliola Toniollo, responsabile Nuovi Diritti Cgil;
Sergio Rovasio, Segr. Generale Gruppo Rnp alla Camera;
Aldo Brancacci, Ordinario Università Tor Vergata - Roma;
Stefano Fabeni, Direttore del programma LGBT Global Right, Washington.
 
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mercoledì, febbraio 14, 2007
M'illumino di meno... anche a Palermo
Venerdi' 16 febbraio 2007, anniversario dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto, e' la Giornata Internazionale del Risparmio Energetico. Per il terzo anno consecutivo questa manifestazione e' promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar.

Come gesto simbolico, in molte citta' d'Italia verranno spente piazze e monumenti importanti dalle ore 18 in poi. A Palermo, Coordinamento Palermo Ciclabile insieme a Legambiente, ha organizzato una pedalata che partira' alle h 16,30 circa dalla Stazione Notarbartolo (Piazza M.Boiardo) e proseguira' fino a Palazzo delle Aquile al seguito di un "autobus umano" che percorrera' a piedi via Notarbartolo, via Liberta',
via Ruggero Settimo e via Maqueda. Alle ore 18,00 e' previsto lo spegnimento delle luci di Palazzo delle Aquile da parte del Comune. Successivamente, ci sposteremo verso la sede della Provincia dove, se aderirà anche questa istituzione (e pare proprio di sì), sarà la volta di spegnere le luci di Palazzo Comitini. Infine, siamo in attesa dell'adesione dell'Assemblea Regionale Siciliana che dovrebbe provvedere allo spegnimento di Palazzo dei Normanni a chiusura della manifestazione intorno alle h 18,45.

Ci auguriamo che possiate partecipare numerosi a questa manifestazione insieme a noi, a piedi o in bicicletta. Il programma definitivo sara' pubblicato entro giovedi' prossimo sul questo sito e ne verra' data informazione ai media tramite comunicato stampa.

Se vi trovaste nell'impossibilita' di venire, organizzate comunque uno spegnimento delle luci del vostro ufficio o del vostro appartamento. Il nostro pianeta ve ne sara' grato!

Coordinamento Palermo Ciclabile
 
posted by Daniele at 9:40 AM | Permalink | 0 comments
lunedì, febbraio 12, 2007
Crostata vegan
Ieri siamo andati a pranzo nell'agriturismo di una nostra amica e abbiamo portato come "omaggio" una crostata vegan (con marmellata di fichi) autoprodotta . Per quanto io temessi che la "mia" crostata potesse non piacere, si è invece rivelata un successone e alcune delle persone (rigorosamente onnivore) presenti al pranzo mi hanno espressamente richiesto di mandar loro la ricetta della crostata.

Approfitto dunque dell'occasione per condividere tale ricetta anche con i miei lettori.

Per quanto originariamente la ricetta preveda l'utilizzo di farina di farro integrale io ho sempre utilizzato con successo un'analoga quantità di normale farina 0.

Pasta frolla di farro per crostate

Ingredienti

200 gr di farina di farro integrale - 50 gr di amido di mais - 100 gr di zucchero di canna - 3 o 4 cucchiai di olio extravergine di oliva - 1 cucchiaino raso raso di bicarbonato - 1 bustina di vaniglia o scorza di limone grattugiata - 1 pizzico di sale - un poco di latte di soia (o acqua)

Preparazione

Disponete la farina a forma di vulcano su un piano di lavoro, aggiungete l’olio e impastate con vigore. Unite gli altri ingredienti e aggiungete acqua o latte di soia, poco alla volta, e senza scoraggiarvi continuate a impastare!

Raggiunta una certa compattezza (se troppo appiccicosa aggiungete ancora un po’ di farina) avvolgete l’impasto con della carta da forno o in uno strofinaccio pulito e fate riposare in frigo per mezz’ora.

Stendete l’impasto con il mattarello o con le mani (infarinate prima il tavolo, le mani o il mattarello).

Sistematelo ora in una teglia precedentemente unta, tenendo da parte un po’ di pasta per le strisce da mettere sopra.

Aggiungete la marmellata e infornate a 200°C per 20 minuti circa.
La ricetta è tratta dal sito www.vegan3000.info.
 
posted by Daniele at 10:19 AM | Permalink | 3 comments
venerdì, febbraio 09, 2007
Schiavi del Supermercato
Vista la mia nota avversione verso i Supermercati non posso non segnalare questo libro "Schiavi del Supermercato" edito da Arianna Editrice. Inutile dire che presto sarà nella mia libreria!:-)
Schiavi del Supermercato

La grande distribuzione organizzata in Italia e le Alternative Concrete
Autori: Monica Di Bari, Saverio Pipitone

Qual è lo scenario della grande distribuzione organizzata in Italia? Chi sono i protagonisti del sistema iper e supermercato e quali le strategie commerciali?

Schiavi del Supermercato offre una visione completa di queste dinamiche, svelando al lettore e al consumatore le pratiche commerciali e di vendita scorrette utilizzate dai principali gruppi distributivi. Il viaggio comincia con un percorso tra i settori di un grande centro o distretto commerciale: alimentazione, ristorazione veloce, tecnologia, fai da te, multisala. Un’attenta analisi dei grandi marchi di distribuzione – Ipercoop, Esselunga, Carrefour, Auchan, Mc Donald’s, Mediaworld, Ikea – mette in luce le politiche di vendita non sempre corrette e la conseguente emarginazione delle piccole attività locali, produttive e commerciali.

Ma cosa può fare un consumatore consapevole per sottrarsi alla trappola della grande distribuzione organizzata? Vengono poi descritte le alternative concrete sperimentate in Italia: i gruppi d’acquisto solidali, i piccoli mercati auto-organizzati, le pratiche che legano la ristorazione al cibo locale. Non mancano i consigli per uno stile di vita sobrio e sostenibile, attento alla necessaria riduzione e scelta dei consumi a sostegno dell’economia solidale e della produzione locale. Una lettura indispensabile per tutti i consumatori; una guida completa per scegliere le proprie azioni di consumo, privilegiando le risorse del territorio in cui viviamo.
 
posted by Daniele at 8:58 AM | Permalink | 3 comments
lunedì, febbraio 05, 2007
Elogio della pirateria
"Elogio della pirateria" è un saggio di Carlo Gubitosa. L'autore affronta lo spinoso tema della pirateria odierna, diffusa non più in campo navale ma in molteplici settori dell'agire umano nei quali si configurerebbe sempre di più come pratica sociale o meglio ribellione creativa, come suggerisce il sottotitolo del libro, messa in atto da un numero sempre crescente di individui in reazione a delle regole avvertite come ingiuste.

[...]

Gubitosa passa in rassegna le diverse pratiche ostacolate da brevetti, copyright e da un insieme di leggi, accordi e contratti che sminuiscono la valenza creativa e l'alto potenziale benefico di ognuna di esse e che minano alla base alcuni diritti umani inalienabili.

La pirateria tenderebbe proprio a tutelare libertà vecchie e nuove: l'autore parla di atti di liberazione, nuovi canali di diffusione delle idee, metodi di interazione sociale (come l'organizzazione dal basso, il libero scambio e la cooperazione), difesa di salute, vita umana ed ecosistema, usi personali senza scopo di lucro e libera espressione contrapponendoli alla mercificazione, alle regole di mercato, a interessi e pressioni delle lobbies, ad ingiusti profitti e ai bombardamenti mediatici.

Sempre secondo lo scrittore, concetti ed azioni oggi ritenuti "eretici", potrebbero invece rivoluzionare positivamente il mondo in cui viviamo, e le persone che li portano avanti potranno rivelarsi come odierni "martiri" nella causa per un progresso più libero.

Gubitosa ha deciso di rilasciare anche questa sua opera sotto licenza Creative Commons BY-NC-ND 2.0 (essa cioè "può essere riprodotta e distribuita, con ogni mezzo fisico, meccanico o elettronico, a condizione che la riproduzione del testo avvenga integralmente e senza modifiche, ad uso privato e a fini non commerciali"). Curiosamente una prima versione del testo era stata "piratata", ovvero pubblicata su Internet prima del suo rilascio ufficiale: ora è comunque liberamente disponibile per il download quella riveduta e corretta. La versione cartacea del testo, oltre che dalle librerie, è distribuita dalle botteghe del commercio equo e solidale.



Il testo sovrastante è tratto dalla pagina di Wikipedia dedicata al libro "Elogio della pirateria" di cui è possibile scaricare online la versione definitiva cliccando qui.
 
posted by Daniele at 10:30 AM | Permalink | 1 comments
giovedì, febbraio 01, 2007
Mucche e macchine
Un interessante rapporto della FAO denuncia una questione che le associazioni animaliste pongono da tempo, cioè che l'allevamento del bestiame è oggi una delle maggiori cause di degrado ambientale (emissioni di gas serra, degrado del suolo, deforestazione, esaurimento delle risorse idriche). Certo, per ovvie ragioni la FAO non auspica come soluzione quella di una conversione di massa ad una dieta prevalentemente vegetale (anzi l'impressione è che si auspichi una soluzione "tecnica" per ridurre l'impatto ambientale degli allevamenti), però è comunque importante che l'impatto ambientale del consumo di alimenti di origine animale venga riconosciuto ufficialmente da una organizzazione tanto autorevole, come appunto la FAO, e non sia soltanto una folle visione di "pazzi estremisti".
Cosa causa più emissioni di gas serra: allevare mucche o guidare macchine? Difficile da credersi, ma secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla FAO, il settore zootecnico produce più emissioni di gas serra – il 18 per cento misurato in biossido di carbonio (CO2) - che i trasporti. Non solo, ma esso è anche una delle cause principali di degrado del suolo e delle risorse idriche.

“Il bestiame è tra i maggiori responsabili di alcuni tra i problemi più gravi con cui l’ambiente deve oggi fare i conti. È necessario che s’intervenga con urgenza per porre rimedio a questa situazione", dice Henning Steinfeld, a capo del settore informazione e politiche del bestiame della FAO, ed uno degli autori del rapporto.

Con l’aumento del benessere, si registra ogni anno un notevole aumento del consumo mondiale di carne e di prodotti caseari. La produzione mondiale si prevede raddoppierà, passando dai 229 milioni di tonnellate del biennio 1999/2001 a circa 465 milioni di tonnellate per il 2050, mentre quella di latte aumenterà nello stesso periodo da 580 a 1043 milioni di tonnellate.

Continua qui.
 
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