domenica, luglio 16, 2006
Movimento (fisso)
Da qualche tempo ho avuto la fortuna di conoscere il sito www.movimentofisso.it e con esso il mondo, fino ad allora a me ignoto, della bicicletta a ruota fissa. E pensare che è il primo tipo di bicicletta inventato dall'uomo! Fortuna che ancora qualcuno mantiene memoria del passato!

Ad ogni modo, da allora ho maturato il desiderio inconscio di potermi cimentare con una bicicletta di questo genere (e di possederla). La possibilità, o almeno l'ho creduto nella mia incompetenza, sembrava avermela data un evento spiacevole: il furto delle ruote della mia bicicletta. "A questo punto", ho pensato, "posso sfruttare il telaio per farmi costruire una bicicletta a ruota fissa". Non sapendo a chi rivolgermi , ho contattato, grazie al suggerimento dell'amico Marcello, via e-mail i ragazzi della Critical Mass di Palermo che mi hanno indicato un biciclettaio che avrebbe potuto risolvere il mio "problema".

Ma prima parlavo di incompetenza non a sproposito. Infatti ho scoperto che non è possibile trasformare una mountain-bike (e la mia bici lo è) in una bicicletta a ruota fissa, a causa della struttura non adatta del telaio. Così mi sono accontentato di farmi montare un paio di ruote da mountain-bike.

Ora, il finale della storia me l'ero immaginato diverso, però tutto questo serve anche a dimostrare che non tutto il male viene per nuocere e che la vita, a volte, va presa con filosofia! Poteva andare meglio, ma almeno ho imparato qualcosa di nuovo e senza quel furto non ne avrei avuto di certo la possibilità! Adesso però può bastare, cari "amici" ladri!:-)

Per chiudere il cerchio, vi propongo la visione di un articolo su decrescita e ruota fissa. Direttamente dal sito www.movimentofisso.it ecco una presentazione dell'articolo in questione. Buona lettura.
Bici e economia

Negli anni '70 un economista di origine rumena, Nicholas Georgescu-Roegen, gettò le fondamenta della teoria bioeconomica. Dimostrò, con metodi matematici, l'impossibilità di una crescita infinita in un mondo finito. Propose quindi un modello basato sulla decrescita della produzione: per salvare la pelle di tutti, il Pil deve andare sottozero. La ricerca della decostruzione di bici, sposa quel tipo di impostazione. La chiave di tutto é nel cambiamento radicale delle impostazioni di vita: tendere ad una vita basata sulle relazioni tra umani, gettarsi alle spalle il modello consumista, vivere in una società sobria e felice, ridurre al minimo i propri bisogni. Una vita "zen" in cui l'intensità del piacere compensa l'assenza di beni.
 
posted by Daniele at 10:13 AM | Permalink |


8 Comments:


  • At 7:33 PM, Anonymous Anonimo

    Come hai conosciuto quel sito?

     
  • At 7:54 PM, Blogger Daniele

    Se ti dicessi che non me lo ricordo più...?:) Altrimenti lo avrei scritto ti pare?:P Cmq l'ho conosciuto grazie a diverse fonti... diciamo così.:)

     
  • At 9:52 PM, Anonymous Anonimo

    Perché non racconti il viaggio in treno con un telaio di bicicletta in mano?

    E il ritorno come lo farai? In treno o pedalando?

    M.

     
  • At 11:37 PM, Anonymous Anonimo

    Se mi dicessi così mi offenderei a morte! (:-))
    Non ricordi un topic sul tuo vecchio forum di Promiseland... fra l'altro uno dei primi in cui si parlava di decrescita... di biciclette decresciute...

     
  • At 11:48 PM, Blogger Daniele

    Riccardo, temo che ancor prima sullo stesso sito ;) qualcuno di nostra conoscenza avesse pubblicato un articolo al riguardo... ah... se solo ci fosse la possibilità di verificare le date!:)

    Cmq scendere a Palermo in treno col telaio della bicicletta in mano è stato piuttosto imbarazzante... sentivo gli occhi di tutte le persone puntati addosso!O_o

    A smentire quanto scritto nel mio post, ho trovato questo: http://204.73.203.34/fisso/vangelo/faqfisso.htm dove si dice che "MTB, corsa, pista, passeggio: la gamma di biciclette adatte alla conversione é limitata solo dalla fantasia"! Uhm...

     
  • At 10:04 AM, Blogger Daniele

  • At 12:47 PM, Anonymous Anonimo

    La differenza fra le varie bici penso sia che comunque i cambi vanno eliminati e che la posizione dei forcellini a cui si fissa la ruota può rendere più complessa l'operazione di tensione della catena. Ma per il resto non dovrebbero esserci problemi... sicuro che il ciclista non fosse affetto da MaldelLunedì?

    (P.S. io ho letto per la prima volta di questa cosa su A.A.M. Terra Nuova e l'ho inviato al tuo forum... qualcuno l'ha fatto prima di me?)

     
  • At 1:13 PM, Blogger Daniele

    Il buon Marcello aveva segnalato il sito qui.

    Cmq a onor del vero il biciclettaio a cui ho portato la bici mi ha detto che loro non si occupano di bici a scatto fisso (come mi era stato riferito) ma soltanto di bici con il fredo a pedale.

    Che mi sembra di capire essere una soluzione intermedia fra la bici a scatto fisso ed una bici "normale".