At 4:25 PM,
Daniele...hai esposto in maniera appropriata una questione che per altro interviene pesantemente sui consumi energitici in percentuale preoccupante...per quanto mi riguarda io in macchina viaggio con l'aria condizionata spenta perchè oltra a risparmiare non rischio di morire con i dolori al petto...il concetto della climatizzazione non è errato ma è la sua applicazione esagerata che crea problemi...per inciso...in primavera siamo tutti tranquilli con i soliti 25-27 gradi quindi vorrei capire perchè in estate i climatizzatori debbano essrere impostati a 20...sempre ad esagerare!!!
clap clap per Daniele.
Per pleiadi ( scritto appositamente in minuscolo ): il tuo commento oltre ad essere alquanto "inutile" e "fazioso" è inopportuno nel citare "L'uomo misterioso"...perchè lui commenta e non annuisce semplicemete come fa la pleiadi... >:/
clap clap anche per L'uomo misterioso.
At 5:04 PM,
Ma che fregnacce scrivi??? L'aria condizionata salva la vita!!!
Gli studi epidemiologici suggeriscono che la diffusione dell'aria condizionata contribuisce alla diminuzione di mortalità per eccesso di calore.
Gli "economisti del paradiso terrestre", come li definisce l'economista Herman Daly, dicono che non c'è da preoccuparsi per la scarsità di risorse primarie e l'aumento dei consumi energetici: le nuove scoperte tecnologiche ci daranno materie prime nuove, energie nuove, pulite, che non inquinano. Immaginate come queste vagheggiate nuove tecnologie, peraltro ad oggi indefinite, potrebbero consentire , grazie alle salvifiche virtù del "libero mercato", con maggiori consumi = maggiore sviluppo, che ciascun cinese consumasse tanta energia elettrica quanta oggi ne consuma un cittadino degli USA: 19000 TWh circa, molto più di quello che oggi consuma di elettricità l'intero pianeta.
Fortunatamente non si sfugge alle leggi della fisica e la maggioranza degli scienziati ritengono che il nostro pianeta non potrebbe sostenere questi livelli di consumo energetico.
Emergono quindi numerosi aspetti paradossali e contradditori associati alla dimostrazione di efficacia del condizionamento di aria:
- la riduzione di mortalità a breve termine, negli esposti a condizionamento d'aria, sarebbe ottenuta aumentando l'esposizione, di tutta la popolazione, ai fattori di rischio ( clima ed inquinamento) che sono cause, tra l'altro, della stessa mortalità che si vorrebbe ridurre;
- la riduzione di mortalità verrebbe ottenuta riducendo temporaneamente i livelli di esposizione di una frazione di popolazione, peraltro già meno vulnerabile, ed aumentando i livelli di esposizione per tutta la popolazione del pianeta;
- si potrebbe ottenere un significativo, ma in termini assoluti piccolo, guadagno di tempo di vita potenziale concentrato nelle popolazioni (quelle dei paesi ricchi, ed in questi quelle dei livelli socioeconomici più elevati) che già hanno livelli minori di mortalità e livelli più alti di salute. Ciò a spese di un ulteriore aumento di mortalità e riduzione di salute nelle popolazioni ( quelle dei paesi poveri e quelle dei livelli socio-economici più bassi nei paesi ricchi) che già hanno livelli elevati di mortalità e bassi livelli di salute.
Ciò in termini di effetti diretti delle modifiche di esposizione al clima ed all'inquinamento. Difficile per noi poi stimare gli effetti degli interventi "necessari" ai paesi ricchi per procurarsi le sempre maggiori quantità di energia che consumiamo (anche per il condizionamento d'aria nelle abitazioni). Quante altre vittime e quante altre guerre ( convenzionali e terroristiche), nei paesi poveri e nelle popolazioni svantaggiate dei paesi ricchi, per garantire a tutti i costi quei consumi energetici "necessari" a proteggere il benessere e la salute di una minoranza privilegiata della popolazione?
JEEG ;-)
At 5:10 PM,
Vorrei aggiungere...
Che senso ha difendersi dal calore se poi si passa il weekend a prendere il sole nelle ore di punta?i famosi raggi UVA e UVB dove li mettiamo?...
Suggerimento per le donnine:
usate un ventaglio,ne fanno anche di belli e colorati!!!
clap clap per JEEG
L'uomo misterioso ( mi sa che inventerò una sigla perchè il nome è troppo lungo )....
At 5:42 PM,
At 5:50 PM,
At 11:11 PM,
Mi è capitato di viaggiare in treno con l'aria condizionata (un getto gelato che scende sulla testa) e i finestrini aperti (perchè altrimenti c'era troppo freddo) contemporaneamente. Poi parliamo di risparmio energetico! E il bello che il capotreno passeggiava beato da una carrozza all'altra senza fare nulla (o spegni il condizionatore o fai chiudere i finestrini!). Forse come al solito il problema è di sensibilità... lo stesso succede in molti uffici, condizionatori a manetta e finestre aperte...
Bravo Daniele!
At 11:53 PM,
Va beh, riporto anch'io la mia testimonianza.
§Trenitalia, scorso agosto, nonostante il caldo indossavo una gonna di jans lunga e maglietta a mezze maniche... dentro il getto dell'aria condizionata mi ha fatto perdere la sensibilità al braccio destro!
Ho iniziato ad avere dolori cervicali maledicendo tutto e tutti perchè, a saperlo, avrei indossato qualcosa di più caldo... doveva esserci una differenza di temperatura di 10-15 gradi, terribile!!! >_<
At 1:34 PM,
Sono perfettamente d'accordo, Daniele. Il problema è che su quasi tutti i treni in cui mi capita di viaggiare i finestrini sono chiusi sigillati, non si possono aprire. Solo il controllare ha una chiavetta apposita a cui ovviamente i passeggeri non hanno accesso. E qui al Nord, l'aria condizionata non funziona quasi mai... ci lasciano a crepare in un forno, insomma. Eppure basterebbe aprire quei maledetti finestrini ;-)
Come già ti ho detto, è scritto molto bene, molto, molto "genuino" semplice e spontaneo ma allo stesso tempo si capisce davvero il problema dell'aria condizionata.
Ah Uomo misterioso, se è fazioso pure questo che ci posso fare? Mica è colpa mia se i pensieri di Daniele sono anche i miei :P