martedì, gennaio 16, 2007
Forza Confindustria!
Curiosando qua e là in rete mi sono imbattuto in questo articolo di un tal Paolo De Gregorio che riporto integralmente sotto. Se avete seguito la puntata della trasmissione "che tempo che fa" di domenica sera, forse avrete notato anche voi un certo servilismo da parte del conduttore Fabio Fazio nell'approciarsi al suo ospite, nientepopòdimeno che Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria. E pensare che magari poteva essere l'occasione per un confronto con Luca Mercalli (metereologo "decrescentista" che partecipa alla trasmissione di Fazio)... buona lettura.
Nella trasmissione televisiva di ieri sera “che tempo che fa” a cura di Fabio Fazio, abbiamo avuto prova inconfutabile della impercettibile differenza che ormai vi è tra opinioni considerate di destra e di sinistra, e quando poi si parla della “Ferrari” e della economia capitalista l’omologazione è totale, festosa, rassicurante.

L’intervista di Fazio al presidente di Confindustria, Cordero di Montezemolo ha consacrato Fazio quale omologo di Bruno Vespa nel nobile intento di tenere gli italiani lontani da qualsiasi approfondimento di fatti e responsabilità, offrendo al capoccia degli industriali una passerella trionfale resa meno insopportabile solo dal noto garbo e ironia leggera del conduttore.

Le drammatiche notizie di questi giorni che riguardano i cambiamenti climatici e rendono molto incerto e fosco il futuro dell’umanità, e che hanno proprio nel ciclo di produzione capitalista e nell’enorme numero di auto in circolazione i massimi responsabili, non hanno trovato nella trasmissione nemmeno un accenno, magari scherzoso. Niente.

Il presidente degli industriali, della Fiat, della Ferrari, l’uomo che cumula nella sua persona la piena responsabilità delle scelte industriali che hanno creato un mondo a misura di automobili, con aria fetida, polveri sottili cancerogene, migliaia di morti per incidenti, centinaia di migliaia di invalidi ogni anno (assistiti a carico dello Stato), enormi responsabilità per l’effetto serra e lo scioglimento dei ghiacciai, protagonista con la Ferrari e la Formula Uno di istigazione alla velocità, e ai comportamenti temerari sulla strada, viene ricevuto come un benefattore dell’umanità, complimentato per i suoi successi meravigliosi dalla controfigura di Vespa che lo indica anche come soggetto adatto alla Presidenza del Consiglio.

E qui la questione si fa seria, epocale, e sotto processo vi è la dittatura degli industriali che hanno guidato l’economia mondiale verso il punto di non ritorno, per quanto riguarda la capacità del pianeta terra di sopportare gli insulti di uno sviluppo insensato e non sostenibile.

A questo punto bisogna dividersi e dire con chiarezza a quale corrente di pensiero si aderisce, come funziona per l’origine dell’uomo o credi nel creazionismo divino, o credi nell’evoluzionismo Darwiniano.

Non ci si può più rifugiare dietro i se e i ma e le solite ambiguità ed omissioni, o si è a favore di “questo sviluppo” che abbiamo sotto gli occhi, la cui logica è una crescita infinita e l’espansione dei consumi fino alla fine delle risorse e alla desertificazione, o si è contro e si pensa ad una decrescita verso un livello SOSTENIBILE in cui tutto il sistema energetico e dei trasporti sia sottratto alle convenienze degli industriali, deciso in sede scientifica e politica, e spostato URGENTEMENTE verso le energie rinnovabili, il risparmio energetico e i trasporti pubblici.

Vi offro una “chicca” che spiega meglio di qualsiasi trattato sociologico come funziona veramente l’America e che essere antiamericani sarebbe un dovere civile. Dal New York Time : l’assistente di Bush e lobbysta della industria petrolifera Philip Cooney ha alterato o censurato di suo pugno almeno una dozzina di rapporti scientifici sul clima presentati alla Casa Bianca, compresi quelli presentati dal governo stesso.

Per questi “meriti” Cooney è stato assunto dalla Exxon Mobil, per fare una campagna di disinformazione sui cambiamenti climatici, versando 2,9 milioni di dollari per finanziare associazioni e personaggi che negli Usa ed in Europa seminano dubbi e incertezze sul riscaldamento globale.

Le grandi corporation del petrolio e dell’auto ci vogliono condannare a morte, ma se cominciamo ad andare a piedi o in bicicletta e pretendiamo trasporti pubblici capillari ed efficienti, saremo noi a farli morire.

Paolo De Gregorio
 
posted by Daniele at 1:43 PM | Permalink |


1 Comments:


  • At 6:13 PM, Anonymous Anonimo

    Ottimo Articolo.
    Io guardo la trasmissione di Fazio, lui è prorio ipocrita e farei volentieri io certe "domande" a gente come Briatore, Montezemolo e Padoa Schioppa che vengono lì....Anzichè fargli un 15 minuti di intervista autocelebrativa!
    Se non altro c'è la Litizzetto...

    Sabrinik!