mercoledì, ottobre 04, 2006
La «guerra al clima» dei voli low-cost
La guerra al ribasso sul costo dei biglietti aerei (anche se sicuramente qualcuno avrebbe l'ardire di affermare che "comunque costano troppo") sta convertendo quello che prima era un mezzo di trasporto "d'elitè" un vero e proprio mezzo di trasporto di massa. Infatti, se consideriamo il rapporto "soldi/tempodipercorrenza", l'aereo diventa spesso la soluzione più conveniente per i propri spostamenti. Anzi, in taluni casi il costo dei biglietti aerei è persino inferiore a quello di altri mezzi di trasporto ecologicamente più sostenibili, come la nave e il treno. In questa situazione è facile capire come il trasporto aereo stia prendendo sempre più piede rispetto ad altre forme di trasporto collettivo. Ma i costi chi li paga?

Il sistema nel quale viviamo ci spinge a fare le nostre scelte unicamente sulla base del nostro tornaconto personale, sia che si tratti di prendere un aereo sia che si tratti di andare a fare la spesa in un supermercato. Noi, o almeno la maggior parte di "noi", agiamo unicamente in base al nostro interesse e quindi se il biglietto aereo costa meno di quello del treno, e oltretutto ci consente di spostarci in maniera decisamente più veloce (questo è, ahimè, un dato oggettivo), perchè mai dovremmo decidere di optare per il treno?

E' evidente che in questa situazione soltanto facendosi domande del tipo "si, è vero, il biglietto aereo costa meno e mi consente di risparmiare qualche ora di viaggio, ma qual'è il prezzo del biglietto per l'ambiente?" si può mettere in discussione la scelta, che appare ovvia, di prendere l'aereo. Purtroppo, il "prezzo del biglietto" che l'ambiente è costretto a pagare non è incluso nel prezzo del biglietto che paghiamo per prendere l'aereo. Quindi, tornando alla domanda di prima, chi li paga quei costi?

Nessuno, può essere una risposta. Ma "tutti" è senz'altro quella più corretta! TUTTI! Anche quelli che nella loro vita non hanno mai messo piede su un'aereo. Senza dimenticare ovviamente gli animali non umani, che non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando e probabilmente non si rendono nemmeno conto di quello che noi umani stiamo facendo al pianeta, altrimenti si coalizzerebbero tutti quanti e ci farebbero fuori!

Tornando strettamente in tema, per avere un quadro della situazione attuale riporto un articolo (da cui il titolo di questo post) apparso qualche giorno fa sul sito di Marcello. L'articolo è scritto da Marinella Correggia ed è apparso per la prima volta sul quotidiano "Il Manifesto".

Saluti, alla prossima.
 
posted by Daniele at 1:10 PM | Permalink |


2 Comments:


  • At 1:25 PM, Anonymous Anonimo

    Durante l'estate ho seguito, per un week-end, un piacevolissimo corso di "watsu", una particolare tecnica di rilassamento guidato in acqua. L'insegnante, durante il corso e nelle pause, mostrava una certa cultura "dell'anima", parlava di sciamani e di altri interessanti incontri fatti insieme ad un gruppo di suoi seguaci. Ci ha parlato anche del suo progetto di un particolare viaggio in Giappone. Mi sono trattenuto, ma avrei avuto tanta voglia di chiedergli: "Ma sei sicuro che quello che potrai dare al mondo dopo questo viaggio sia maggiore di quello che gli sottrarrai con il volo?"
    Sarebbe forse meglio "volare basso" !
    Un salutone.

     
  • At 7:15 PM, Blogger Daniele

    Ciao Franz, grazie per averci raccontato questo aneddoto!;)

    Benvenuto sul blog!

    Daniele